IL CARICATORE PORTUALE SENNEBOGEN 865 E SBARCA A GAETA

L’innovazione del caricatore Sennebogen 865 E nel comparto portuale di Gaeta ha suscitato grande curiosità e aspettative oltre che un impatto importante nelle modalità di utilizzo e nelle tecniche di manovra.
28 Novembre, 2023
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Intergroup spa dal 1986 è una moderna e avanzata piattaforma intermodale, di logistica distributiva, con baricentro nei porti di Roma e del centro Italia. Da sempre rivolta al miglioramento delle tecnologie e delle soluzioni logistiche più aggiornate, oggi crea una nuova partnership con Cesaro Mac Import all’insegna di una nuova sfida per il settore portuale Italiano: portare l’efficienza della tecnologia dei caricatori idraulici nella più moderna movimentazione portuale.

Cesaro Mac Import, dealer per l’Italia di Sennebogen, leader mondiale nella produzione di macchinari per la movimentazione, ha proposto e realizzato il progetto su misura di Intergroup del nuovo caricatore portuale Sennebogen 865 E Hybrid con braccio B22, con la certezza che ovunque sia richiesta un’elevata capacità di sollevamento e cicli di lavoro eccezionali, il Sennebogen 865 E Hybrid rappresenti una soluzione tecnologia all’avanguardia. Il comfort, la massima affidabilità che lo contraddistinguono, le aumentate capacità di carico e l’efficienza unica del settore grazie a Sennebogen Green Hybrid System che riduce il consumo energetico fino al 50%, ne hanno fatto la scelta ottimale per il porto di Gaeta. La configurazione personalizzata in base alle esigenze operative dello scalo è stata seguita passo passo dai tecnici della Cesaro Mac Import.

Abbiamo chiesto a Maurizio Girondino, responsabile per Intergroup del terminal di Gaeta, le prime impressioni sul caricatore appena consegnato.

La macchina è stata consegnata a luglio di quest’anno, dopo il primo periodo di rodaggio, quali sono le vostre prime impressioni sul Sennebogen 865 E Hybrid?

L’innovazione del caricatore nel comparto portuale di Gaeta ha sicuramente suscitato grande curiosità e aspettative, oltre che un impatto importante nelle modalità di utilizzo e nelle tecniche di manovra.

Le prime impressioni sono positive, gli operatori sono stati particolarmente colpiti dalla velocità dei movimenti e dalla praticità d’uso.

Quali sono i contributi che vi aspettate porterà all’operatività del vostro porto, avete già potuto constatare dei benefici in termini di operatività ed economicità col suo utilizzo?

Sicuramente abbiamo contribuito ad arricchire il Porto Commerciale di Gaeta con un equipment che mancava e che consente di poter attirare traffici specialistici che in mancanza

avrebbero potuto essere dirottati su

altre portualità.

Abbiamo inoltre constatato che l’ottimizzazione dei consumi di carburante è stata in linea con le aspettative, e ci aspettiamo un efficientamento anche delle manutenzioni con una riduzione dei costi e una maggiore economicità.

Quali sono state le principali motivazioni che hanno spinto all’acquisto di questa nuova attrezzatura? C’erano sfide specifiche che stavate cercando di affrontare? Sono state necessarie personalizzazioni specifiche?

La collaborazione con Sennebogen e Cesaro Mac Import è nata per esigenze specifiche che richiedevano l’utilizzo del caricatore a pinze e per la forte convinzione che, per le tipologie di traffici portuali di nicchia, tale equipment potesse contribuire efficacemente alla riduzione dei costi e all’ottimizzazione dell’organizzazione logistica. Abbiamo, con diversi anni di anticipo, percepito che l’obiettivo della green economy avrebbe richiesto l’esportazione di combustibili secondari in balle e che tali movimentazioni sarebbero state ottimizzate da tale tipo di mezzo meccanico. Insieme con Sennebogen e Cesaro Mac Import abbiamo collaborato per confezionare una macchina che avesse tutti i requisiti necessari per le applicazioni specifiche a cui avevamo intenzione di destinarla. Alcune delle personalizzazioni e adattamenti sono tutt’ora in corso e la Cesaro ci segue anche in fase di post-consegna per completare l’attività di customizzazione.

Come prevedete che l’acquisto di questa macchina influenzerà la capacità del porto di Gaeta e di Intergroup di gestire un maggior volume di traffico merci o di migliorare la qualità complessiva dei servizi offerti? Prevedete di ampliare la quantità di materiale gestito e di modificarne la tipologia?

Sicuramente l’impegno di Intergroup, per l’acquisto del caricatore 865 E Hybrid si inserisce in un momento particolare in cui, già da diversi anni, siamo impegnati in una serie di importanti investimenti sia sul Porto di Gaeta che su altre portualità dove operiamo e nella ristrutturazione di magazzini e importanti asset.

Questo produce grandi aspettative di incremento di traffici con ottimizzazione e risposte a 360° per ogni esigenza delle Committenze.

La transizione tra l‘impiego delle attrezzature precedentemente usate e il nuovo Sennebogen 865 E Hybrid, è stata semplice? Attualmente riuscite a sfruttare il 100% delle sue prestazioni?

Eravamo ben consci che l’utilizzo del caricatore avrebbe richiesto del tempo per poterne sfruttare al massimo le potenzialità ed apprezzarne a pieno i vantaggi. Il processo di adattamento però, sebbene ancora in corso, sta procedendo in maniera molto più rapida rispetto a quanto preventivato, dimostrazione della grande attenzione da parte di Sennebogen nel creare macchinari user friendly in grado di entrare subito in sintonia con l’operatore.

Secondo la vostra grande esperienza in ambito portuale, questa macchina ha soddisfatto le aspettative?

Sicuramente nelle movimentazioni specifiche, come ad esempio materiali in balle, ha dato fin da subito un riscontro ottimo e positivo.

Potrà essere anche di supporto per traffici di nicchia, in quanto per la prevalenza attuale le MHC restituiscono performance al momento

non eguagliabili.

Ancora pochi porti in Italia, si sono dotati di macchine idrauliche per la movimentazione di merce sfusa o come in questo caso, la movimentazione di materiale in balle; siete tra gli innovatori del settore. In questo ambito, continuerete su questa strada?

Per la tipologia di naviglio e performance richieste dal mercato al momento la MHC è ancora il mezzo che meglio risponde alle nostre necessità, ma guardiamo con forte attenzione e aspettativa alle innovazioni che le macchine idrauliche possono portare al mercato, con modelli di dimensioni e capacità che possano con la loro velocità operativa, eguagliare le gru mobili portuali anche su navi di grandi dimensioni e stazza.

Il dealer Cesaro Mac Import vi sta seguendo come vi aspettate?

Siamo estremamente soddisfatti dall’attenzione per il cliente e la professionalità dimostrata da Cesaro, sia in fase di costruzione del progetto, dall’individuazione del macchinario ideale alla sua customizzazione, che nel post vendita. Fiduciosi che sia solo l’inizio di una proficua collaborazione.

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