IREN e CMI per un impianto all’avanguardia

Si tratta di un progetto da circa 55 mln. di euro per un impianto che tratterà 100 mila ton all’anno di frazione umida dalla raccolta dei rifiuti urbani (FORSU) proveniente dal comprensorio emiliano per produrre annualmente 9 mln. di mc di bimetano e 54.000 ton. di compost, oltre a 10.000 ton di anidride carbonica liquida per usi industriali.
10 Marzo, 2022
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CMI si è aggiudicata l’appalto per la progettazione, costruzione e messa in opera dell’impianto di pretrattamento e dei quattro digestori proponendo a IREN la tecnologia già adottata per la realizzazione degli impianti di Hera Ambiente, Asja Ambiente, Bioenergia Trentino e altri operatori: una soluzione pulita, a bassi consumi, senza sprechi e funzionale al raggiungimento degli obiettivi ambientali e di sostenibilità fissati a livello europeo (sostegno all’economia circolare e alla transizione verde) e a cui l’UE ha indirizzato le risorse del Next Generation EU e larga parte del bilancio comunitario 2021-27.

Quattro digestori in ferrocemento da 2mila mc cadauno
L’obiettivo di CMI è ambizioso soprattutto in termini sociali e ambientali.

Un modo di fare impresa decisamente green in cui il rifiuto diventa risorsa preziosa che rigenerandosi da vita a nuovi prodotti chiudendo il cerchio con la natura.

Tutto il sistema, pretrattamento e digestori, è stato pensato per minimizzare l’impatto ambientale.
Il digestato in uscita viene controllato, dal punto di vista odorigeno, grazie al sistema di gestione delle arie e alla successiva fase compostaggio;
il consumo delle risorse è ridotto grazie al pro-cesso di digestione anaerobica semi dry water free che riutilizza le acque di processo, senza sprechi e senza aggravio dei costi di smaltimento dei percolati.

CMI riesce a recuperare interamente la FORSU perché ha una conoscenza approfondita della materia e decenni di esperienza nella progettazione, realizzazione e assistenza post vendita di tecnologie, macchinari e impianti che rispondono con agilità ed efficienza alle esigenze della moderna gestione dei rifiuti.
Inaugurazione a Reggio Emilia a fine 2022. L’impianto accoglierà rifiuti organici, l’output sarà biometano, destina-to ad essere immesso in rete e quindi utilizzato, ad esempio, per il trasporto pubblico; ma anche com-post di qualità, utile per rinvigorire terreni esausti e per riformarne il sub-strato di humus.

Tutto, in questo progetto, è perfettamente circolare.
Il metodo CMI è positivo, aperto ed empatico con l’ambiente circostante. I suoi impianti si integrano con il paesaggio, non sfruttano le risorse, rispettano l’ambiente naturale e umano evitando o riducendo al minimo rumori, odori e circolazione di mezzi.

Digestione e compostaggio
Un esempio di impianto che riutilizza la frazione organica dei rifiuti per la produzione di biometano e compost è l’impianto di Faedo (TN) che sorge nel cuore di un pregiato vigneto e di un notevole paesaggio a vocazione turistica.

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